«[…] non deve essere precluso alla donna, il campo dei pubblici uffizii civili, e che la società non deve tremare come di un pericolo di questa espansione dell’elemento femminile al di fuori delle pareti domestiche. La conferenza della Butti […] mi auguro susciterà pur sempre nella mente del legislatore, del sociologo, e del pensatore un dubbio che verrà forse un giorno per forza naturale di educazione, di eventi e di rivolgimenti, naturalmente risolto.»
Dal “Corriere di Gorizia” 26 agosto 1885.
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